David Manley, nato in Sud Africa ma presto trasferitosi in Inghilterra, comincia molto presto ad occuparsi di elettronica, e i suoi esordi vedono un’esperienza presso gli studi di registrazione Emi in qualità di costruttore di console, registratori ed elettroniche. La prima fabbrica hi-fi di Manley si chiama VTL of England (VTL sta per Vacuum Tube Logic). Già, VTL, al contrario di quanto in molti pensino, nasce come azienda inglese e non americana. Dopo qualche tempo, il figlio di Manley, Luke, si trasferisce negli USA per curare la distribuzione del marchio, che come sappiamo incontra un successo straordinario, e poco dopo lo stesso David decide di trasferire tutta l’azienda in California, dove incontra Eve Anne, attuale proprietaria del marchio Manley.  Intorno al 1993 il figlio Luke acquisisce la proprietà di VTL, che comincia a vivere di vita propria, mentre Eve Anne e David continuano a lavorare su Manley e i marchi legati a questa azienda.

In America nascono numerose diramazioni del marchio, in un proliferare che ha generato qualche confusione in passato. La Manley acquisisce Langevin, celebre e storica firma nel settore delle elettroniche professionali, e con questa i due possono sfogare la loro passione per l’audio professionale di qualità. Langevin produce pre microfonici, convertitori, e moltissimi altri tipi di apparecchi, naturalmente allo stato dell’arte ma non a valvole, e si guadagna un’enorme successo tra gli addetti ai lavori (anche se per le elettroniche pro di riferimento, naturalmente a tubi, viene preferito il marchio Manley). Alla Manley, anzi ancor più alla VTL, è collegata anche la nascita di una piccola ma interessante etichetta discografica, la ViTal Music, etichetta con cui Manley dimostra, tra i primi al mondo, che si possono realizzare eccellenti registrazioni anche con tecniche microfoniche minimaliste, se i prodotti impiegati sono di ottima qualità e se si lavora con giudizio. Adesso non è più molto facile procurarsi i vinili di ViTal Music, ma se ci riuscite cercate di non farvene scappare almeno un paio, ne vale la pena. Ci sono ottimi titoli di jazz acustico e anche almeno un titolo di classica, La Follia Salzburg, con musiche austriache di prima di Mozart. Nel 1996 David Manley si trasferisce a Parigi, ma la storia del marchio continua, ed è in incessante evoluzione.